Gli alunni dell’ Istituto Santa Maria in visita alle gallerie bunker del Monte Soratte
“Percorso della memoria”.
Il 4 ottobre le classi quarto e quinto Liceo Linguistico dell’ISM sono andate in visita
al monte Soratte dove, alla fine degli anni ‘30 vennero realizzate, per volere di
Benito Mussolini, numerose gallerie all’interno della montagna, che sarebbero
dovute servire da rifugio antiaereo per le il regime fascista e per il regio Esercito
Italiano. Inizialmente dovevano sembrare fabbriche per armi della Breda che
vennero denominate le “Officine del Duce”
.
I lavori furono svolti sotto la direzione
del Genio Militare di Roma e, ancora oggi, i bunker costituiscono una delle più
grandi ed imponenti opere di ingegneria militare presenti in Europa. Durante la
seconda guerra mondiale, precisamente nel settembre del 1943, il “Comando
Supremo del Sud”, guidato dal Feldmaresciallo Albert Kesselring, si stabilì sul
Soratte. Per dieci mesi, le gallerie si prestarono come rifugio segreto per le truppe
naziste e nel 1944 resistettero al pesante bombardamento degli alleati, partiti
appositamente da Foggia per distruggere il quartier generale tedesco. Sembrerebbe
che, prima di abbandonare l’area, il Feldmaresciallo dette ordine di minare ed
incendiare tutto il complesso ipogeo e di interrare delle casse contenenti parte
dell’oro sottratto alla Banca d’Italia che, infatti, non vennero mai ritrovate. L’area è
stata riacquisita dal Comune di Sant’Oreste nel primo decennio degli anni ‘2000 ed
fa parte di un progetto di recupero delle ex-caserme che sono visitabili grazie all'
Associazione Culturale Santorestese “Bunker Soratte”.
A cura della redazione di Youngreporter.it
Valentina Aureli