
Notiziari (28)
Notizie ed aggiornamenti nell'Hinterland di Monterotondo
INAUGURAZIONE DEL NUOVO INDIRIZZO “ISTITUTO TECNICO FERROVIARIO” A MONTEROTONDO (RM)
Di Matteo Giuliani, Giulia Panico, Mirko Botti, Edoardo Federici, Mia Messersi, Emanuele De Cristofano.Il 16 novembre 2023, presso la storica cornice della Sala Consiliare di Palazzo Orsini a Monterotondo, il Cav. Prof. Giovanni Piccardo ha presentato il nuovo Corso di studi ITTL (Istituto Tecnico Trasporti e Logistica) con sperimentazione per “Indirizzo Ferroviario”. Ad aprire la conferenza è stato il Sindaco di Monterotondo On. Riccardo Varone, che ha espresso entusiasmo per questo corso di studi unico in Italia; ha quindi evidenziato come le Ferrovie siano un settore in espansione per il trasporto di merci e persone. L’Ingegner Claudio Lilla, già Project Manager di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), ha sottolineato i numerosi sbocchi professionali offerti da questo indirizzo di studi: Il Sistema Ferroviario è in crescita e ha bisogno di figure professionali sempre più specializzate. Sicuramente l’intervento più incisivo è stato quello del Cav. Prof. Giovanni Piccardo, che fin dal 1970 (anno di nascita dell’Istituto Santa Maria) si è distinto per le iniziative riguardanti l’Istruzione. Il Prof. Piccardo ha sottolineato che la procedura della “sperimentazione” (ex art. 11 DPR n. 275/1999) è necessaria in quanto “l’indirizzo ferroviario” non è ancora inserito nell’Ordinamento Scolastico Italiano (manca la Legge istitutiva). Il Diploma di Perito Tecnico Ferroviario, al termine dei 5 anni, avrà valore legale con riferimento al Decreto Ministeriale di “Scuola Paritaria”, già concesso all’indirizzo aeronautico. I neodiplomati potranno lavorare come figure professionali inquadrate nelle varie funzioni per la costruzione e manutenzione di Linee Ferroviarie.
Le quattro macro specializzazioni sono:
- opere civili
- armamento ferroviario
- trazione elettrica ferroviaria
- impianti di sicurezza ferroviari.
_____________________________________________________________________
Servizio di Redazione per youngreporter.it
Matteo Giuliani, Giulia Panico, Mirko Botti, Edoardo Federici, Mia Messersi, Emanuele De Cristofano.
decima edizione della campagna di informazione itinerante della Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e del Merito, dedicata all'uso consapevole e responsabile della rete Internet.
Il camper della campagna “Una vita da Social”, allestito con tecnologie di ultima generazione, è arrivato a Monterotondo per sensibilizzare i giovani sull'uso positivo, consapevole e responsabile della Rete.
L'iniziativa, realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione col Ministero dell'Istruzione e del Merito nell'ambito del progetto Safer Internet Center - Generazioni Connesse ha sempre incontrato un grande successo: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni e degli Uffici Scolastici Regionali del MIM hanno coinvolto oltre 2 milioni e mezzo di studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 220.000 genitori, 125.000 insegnanti per un totale di 17.000 Istituti scolastici, 400 città raggiunte sul territorio e due pagine twitter e facebook con 127.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online. Anche Monterotondo ha risposto alla grande e, giovedì 26 ottobre, nel piazzale antistante lo stadio F. Cecconi, si sono dati appuntamento centinaia di studenti di ogni ordine e grado per visitare il camper della Polizia di Stato. Gli operatori della Polizia postale hanno parlato di cyberbullismo, di adescamento online, di estorsione sessuale, nonché delle diverse fonti di rischio connesse all'uso delle piattaforme social e, più in generale, di Internet, anche con riferimento agli acquisiti e alle transazioni in rete , che sempre più spesso coinvolgono i giovani. Durante la mattinata gli studenti, i professori e gli operatori della scuola presenti, hanno potuto assistere anche alle dimostrazioni del reparto cinofilo e di cavalleria della Polizia di Stato. Presente anche il sindaco di Monterotondo Riccardo Varone che ha definito Monterotondo “la città della Scuola” ed ha elogiato gli organizzatori per la bella riuscita dell'iniziativa e soprattutto per il messaggio educativo in esso contenuto. Durante l'evento è stato anche distribuito un volume dal titolo #CUORICONNESSI, giunto alla quarta edizione, una raccolta di racconti di ragazzi che hanno deciso di “valicare il muro della solitudine… per avviarsi al superamento del problema”
Gli incontri e la lettura del libro, infatti, hanno permesso in molti casi di far emergere situazioni di disagio personale, dolorose esperienze di cyberbullismo vissute dai ragazzi ed altre criticità connesse all'uso della rete, favorendo interventi di supporto che si sono rivelati di grande aiuto per gli studenti, sia in ambito familiare sia scolastico.
Gli studenti attraverso il diario di bordo https://www.facebook.com/unavitadasocial/ potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo. All'iniziativa non poteva mancare la webradio Youngreporter.it che con i suoi redattori, operatori e fotografi, coordinati dal direttore Maurizio Torrioli e dalla professoressa Monica Pasqualetti, ha confezionato un ampio servizio composto di immagini, foto ed interviste che naturalmente sarà possibile ascoltare sulla webradio o consultare sul sito youngreporter.it.
A cura della redazione di Youngreporter.it
La questione mediorientale "Le origini del conflitto"
Di Nicolò La CagninaDurante la prima guerra mondiale gli inglesi usufruirono dell’aiuto degli arabi per il conflitto contro la Turchia per la conquista dei territori dell’impero ottomano, promettendo loro la creazione di un grande stato arabo indipendente. Invece nel 1926 inglesi e francesi si spartirono in zone d’influenza la zona compresa tra la Turchia e la penisola arabica. Al termine della prima guerra mondiale la Gran Bretagna ottenne l’amministrazione della Palestina, la quale accoglieva un grande numero di emigrati ebrei che intendevano fondarci uno stato. Nel 1917 il governo britannico si pronunciò a favore dell’installazione in Palestina di un “Focolare nazionale ebraico”, offrendo agli ebrei di tornare nella propria terra. La grande emigrazione ebraica infastidì gli arabi, i quali attaccarono gli insediamenti ebrei. Il governo inglese ebbe un atteggiamento contraddittorio nella ricerca di una pace: la commissione britannica Peel propose di suddividere l’area in due stati, ebraico e palestinese, mantenendo il controllo di Gerusalemme, ma la proposta venne rifiutata. A causa delle persecuzioni naziste ci fu un grande incremento dell’emigrazione ebraica in Palestina, e la formazione di uno stato ebraico sembrava sempre più concreta. La situazione continuò a complicarsi quando gli Stati Uniti iniziarono a supportare la causa Sionista ( il voler fondare uno Stato ebraico in Palestina), per via della grande comunità ebraica presente nel paese, e si inasprirono i rapporti con l’Inghilterra che invece era preoccupata di inimicarsi gli Stati Arabi. Nel 1947 le Nazioni Unite cercarono di trovare una soluzione al problema e venne emanata una risoluzione: in Palestina venne prevista la formazione di uno stato ebraico ed uno arabo, mentre Gerusalemme doveva rimanere città neutrale. I paesi arabi però respinsero la risoluzione, e il leader del movimento sionista proclamò la costituzione dello stato d’Israele. La reazione degli arabi non tardò ad arrivare, e si concretizzò in un attacco militare che diede vita alla prima guerra arabo-israeliana. Il conflitto durò meno di un anno e terminò con la sconfitta delle forze arabe, segnando l’affermazione del nuovo Stato Ebraico che si ingrandì rispetto al piano di spartizione precedentemente stabilito dall’Onu. In seguito, grazie ad aiuti economici e l’incremento delle attività produttive venne favorito un grande sviluppo economico, permettendo a l’Israele di diventare lo stato più potente dell’area meridionale. Il nazionalismo arabo trovò nell’Egitto un grande alleato. Nel 1952 Gamal Abdel Nasser guidò un comitato di ufficiali liberi per rovesciare il monarca Faruq I, cercando di liberare il paese dall’influenza britannica e migliorare la qualità della vita. Nasser non nascose la sua ambizione di assumere la guida nella lotta contro l’Israele. L’Egitto provò a non schierarsi nel con gli USA ne con la Urss, ma falli nell’intento. Nasser intendeva realizzare una diga ad Assuan, che regolasse le piene del Nilo e creasse un bacino idrico per l’irrigazione. Quando gli Usa rifiutarono all’Egitto i prestiti necessari, Nasser li cercò dall’Urss e rispose con la nazionalizzazione del Canale di Suez, inequivocabile sfida all’occidente. Il Medio Oriente in Evoluzione Dalla Nascita di Israele all'Ascesa di Nasser Il 29 ottobre del 1956 in accordo con i governi di Londra e Parigi, Israele attaccò l’Egitto occupando militarmente Gaza e il Sinai. Francia e Gran Bretagna inviarono truppe per evitare di perdere il controllo sul canale. Ma gli Stati Uniti condannarono apertamente l’impresa mentre l’Urss inviò un ultimatum a Francia, Gran Bretagna e Israele, costretto a ritirarsi dalla penisola del Sinai, mentre le truppe francesi e inglesi abbandonarono la zona del Canale. Le vicende legate nazionalizzazione del Canale di Suez portarono alla fine dell’equidistanza egiziana tra i blocchi e rafforzò la posizione dell’Egitto e soprattutto il prestigio personale di Nasser. Dopo la crisi del 1956, il Medio Oriente rimase l'epicentro di una feroce rivalità tra l'Unione Sovietica, ormai fervida sostenitrice dell'Egitto, e gli Stati Uniti, che con fermezza appoggiavano Israele. Nel 1967, la dichiarazione di Nasser sulla chiusura del Golfo di Aqaba, vitale per gli approvvigionamenti israeliani, e il suo patto militare con la Giordania, innescarono una controffensiva israeliana il 5 giugno, coinvolgendo Egitto, Giordania e Siria. La guerra durò solamente sei giorni, ma sin dalle prime ore l'esito era chiaro, con la sconfitta totale dell'aviazione egiziana, un disastro per il mondo arabo. L'Egitto perse la penisola del Sinai, la Giordania cedette tutti i territori della riva occidentale del Giordano, inclusa l'area est di Gerusalemme, successivamente inglobata nello Stato ebraico e designata capitale. La Siria, invece, dovette fare i conti con la perdita delle alture del Golan. Crisi di Suez e Guerra dei Sei Giorni Il Punto di Svolta nel Medio Oriente Questo crollo segnò la parabola discendente di Nasser. Di pari passo, la sconfitta araba galvanizzò il movimento palestinese. Già nel 1964, i profughi avevano eretto l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), poi passata nel 1969 sotto la guida di Arafat. L'OLP stabilì la sua roccaforte in Giordania e fin dagli anni '70 lanciò una campagna terroristica su scala globale, con dirottamenti aerei e attacchi sanguinosi, come quello alle Olimpiadi di Monaco nel 1972, che annientò la squadra israeliana. In Giordania, Re Hussein dovette destreggiarsi tra i conflitti della regione, mantenendo solidi rapporti con i Paesi arabi moderati, ma senza alienare coloro più vicini alla causa palestinese, come l'Egitto di Nasser. Nel settembre 1970, Hussein impiegò l'esercito per espellere con vigore i guerriglieri palestinesi dal Paese, in seguito a violenti scontri che li videro cacciati in massa, principalmente verso il Libano. Sadat: Dal Conflitto alla Diplomazia La Trasformazione del Medio Oriente negli Anni '70 e '80 Nel 1970, la morte di Nasser e l'ascesa del presidente egiziano Sadat diedero vita a un nuovo capitolo di conflitto. In accordo con la Siria, Sadat attaccò Israele a sorpresa il 6 ottobre del 1973, giorno dello Yom Kippur. Nonostante la guerra abbia mantenuto sostanzialmente invariate le frontiere, Sadat fu celebrato come colui che aveva restituito onore al mondo arabo. I Paesi produttori di petrolio musulmani attribuirono la sconfitta all'appoggio occidentale ad Israele, dichiarando un embargo petrolifero verso Europa e USA, scatenando una crisi globale e spingendo gli Stati Uniti a un dialogo più sensibile con il mondo arabo. Sadat comprese la necessità di una soluzione politica con Israele e si avvicinò agli Stati Uniti. Espellendo i tecnici sovietici dall'Egitto nel 1974-75 e compiendo un storico viaggio a Gerusalemme nel novembre 1977, Sadat gettò le basi per gli Accordi di Camp David del settembre 1978, sotto la mediazione del presidente americano Carter. Gli accordi prevedevano il riconoscimento di Israele e il ritorno del Sinai all'Egitto, ma non della striscia di Gaza, che rimase sotto controllo israeliano. La questione palestinese fu in gran parte trascurata, isolando l'Egitto dagli Stati arabi estremisti e dai palestinesi. Nel 1981, Sadat fu assassinato in un attentato rivendicato dai fondamentalisti islamici. Il potere passò a Mubarak, considerato di orientamento moderato. Nonostante la pace tra Egitto e Israele, la situazione politica nel Medio Oriente peggiorò nei decenni successivi. Nel 1970, i profughi palestinesi rifugiatisi in Libano diedero vita a una serie di azioni terroristiche dell'OLP contro Israele. Il Libano, a maggioranza musulmana con una minoranza cristiana, precipitò in una sanguinosa guerra civile tra destra cristiana e sinistra musulmana filopalestinese, approfittando della situazione la Siria che invase il paese. Nel 1985, l'occupazione israeliana del Libano giunse a termine, ma solo negli ultimi anni il paese è riuscito a ritrovare la pace. Intifada e Rinascita Palestinese Le Radici di una Complessa Realità L'espansione delle colonie israeliane scatenò la protesta palestinese. Nel dicembre 1987, i palestinesi dei territori occupati diedero inizio a una violenta rivolta, l'Intifada, ma furono affrontati con fermezza dalle forze governative. Nonostante la rivolta sia durata circa sei anni, non ha prodotto risultati tangibili, con un bilancio di circa 1500 vittime palestinesi e 150 israeliane. Parallelamente, l'OLP di Arafat annunciò la rinuncia ai metodi terroristici e il riconoscimento del diritto di esistenza di Israele, chiedendo il reciproco riconoscimento dei diritti del popolo palestinese. Nel dicembre 1988, Arafat proclamò la nascita di uno Stato palestinese nei territori di Cisgiordania e Gaza. Questi eventi hanno contribuito a definire la complessa questione mediorientale, in cui interessi geopolitici, religiosi e storici si intrecciano in una trama intricata. Da queste vicende è emersa una regione in cui le dinamiche politiche e sociali continuano a plasmare il destino di milioni di persone.
La riorganizzazione delle aree di sosta a pagamento primo step del piano di riordino della mobilità urbana.
Di MaxDue nuovi grandi parcheggi da 400 posti totali e riqualificazione di quelli esistenti.
Comunicato Comune di Monterotondo 22 febbraio 2023
Con la riorganizzazione delle aree di parcheggio a pagamento “strisce blu” prende il via il nuovo sistema della Mobilità urbana, ispirato al Piano urbano del Traffico redatto da una società specializzata ed approvato dalla Giunta comunale nel maggio del 2019. Un sistema che ha nella realizzazione di nuovi parcheggi e nella riqualificazione di quelli esistenti i suoi elementi di forza.
Il sistema di gestione delle strisce blu (tutte le info nelle slide allegate), affidato ad una società privata individuata a seguito di gara europea, prevede infatti che sia il concessionario a farsi carico dei costi relativi al consistente ampliamento dei posti auto complessivi a disposizione del flusso veicolare urbano.
Nello specifico la società “AJ Mobilità”, azienda italiana leader nel settore, realizzerà a sue spese:
- un parcheggio multipiano interrato in piazza della Libertà (200 posti auto);
- la riqualificazione completa della stessa piazza della Libertà - che sarà trasformata completamente in una grande, attrezzata ed alberata piazza pubblica polivalente, spazio di socializzazione adatto al ritrovo e ad eventi all’aperto, per esposizioni tematiche, mercati caratteristici ecc.
- e la realizzazione di un immobile commerciale (al posto dell’attuale sede della Pro Loco) di cui circa 120 mq resteranno di proprietà comunale.
L’avvio dei lavori è previsto entro l’estate e sarà presentato ufficialmente, nelle sue particolarità progettuali, nel corso di un evento pubblico di prossima indizione;
- la riqualificazione completa dei parcheggi di via Rio Maggiore (prossimi all’accesso al centro storico su via Serrecchia e alla Biblioteca comunale);
- la riqualificazione completa del parcheggio multipiano di via Corsica, strategico perché collocato ad uno dei punti d’accesso alla città, prossimo all’ospedale e a numerosi servizi pubblici e commerciali;
- l’installazione di sistemi di videosorveglianza nei parcheggi di via Rio Maggiore e di via Corsica, oltre naturalmente in quello di nuova realizzazione in piazza della Libertà;
- il rifacimento completo della segnaletica orizzontale e verticale nel centro città.
Nel campo delle ipotesi possibili e in via di studio ci sono poi i raddoppi sopraelevati dei parcheggi di largo Vassallo e di via Riva.
Il Comune di Monterotondo, infine, sta completando l’iter progettuale di un parcheggio multipiano interrato di 200 posti auto in via Faravelli, di fronte all’ospedale SS Gonfalone, utilizzando i cinque milioni di euro ottenuti grazie all’aggiudicazione di un bando statale.
La realizzazione del parcheggio è abbinata alla riqualificazione completa della piazza soprastante, ora adibita a parcheggio, in una grande ed attrezzata piazza pubblica polivalente - dotata di un’area di attività e gioco per bambini, area lettura, giochi d’acqua, punto interattivo multimediale - collegata, tramite attraversamenti pedonali rialzati, alla Passeggiata, al Centro storico e alla Scuola Buozzi.
«Quello della sproporzione tra il numero di auto che quotidianamente circolano nelle aree urbane e gli spazi destinati a parcheggio è un problema che affligge un po’ tutti i centri urbani - dichiara il sindaco Riccardo Varone - soprattutto se a vocazione commerciale e terziaria come il nostro, nel quale quotidianamente registriamo, oltre a quello endemico, anche un consistente flusso veicolare non residente. È chiaro anche che le misure per tentare di riequilibrare questo dislivello non possono che essere straordinarie e passano essenzialmente per due soluzioni. Da un lato la realizzazione di nuovi parcheggi, ed è quello che stiamo facendo fruendo del sistema del project financing, la compartecipazione pubblico/privato che rappresenta una forma praticabile considerata la carenza di finanziamenti specifici e la difficile sostenibilità dei costi da parte delle casse comunali, non solo a Monterotondo. Dall’altra puntando sulla rotazione quanto più possibile articolata della sosta veicolare, favorendo il ricambio, indotto dal pagamento di una quota, comunque contenuta, molto più bassa di quella praticata altrove, dell’occupazione dei parcheggi. Sono certo che i benefici, quasi immediati, saranno evidenti anche a coloro che comprensibilmente sono oggi preoccupati dalle novità che stiamo attuando».
Sentenza Rigopiano : solo 5 condanne per un totale di 10 anni! Una sentenza che farà discutere
Di MaxGiampaolo Matrone, il pasticcere di Monterotondo sopravvissuto alla valanga dell’hotel Rigopiano nella quale, il 18 gennaio del 2017, persero la vita 29 persone tra le quali la moglie, l’infermiera di Mentana Valentina Cicioni, racconta cosa è accaduto prima e dopo la sentenza di primo grado del processo per la strage. Una sentenza che ha lasciato stupefatti e sbigottiti tutti i presenti. Sono infatti soltanto 10 gli anni di pena i inflitti a 5 imputati, tra cui il sindaco di Farindola, mentre gli altri 25 sono stati tutti assolti. Il nulla secondo parenti e sopravvissuti rispetto ai 150 anni complessivi richiesti dal Pm titolare dell’inchiesta . “Ero tranquillo prima della sentenza – racconta Matrone - mi sono messo in prima fila, guardando il giudice negli occhi. Ha cominciato ad elencare tutti gli assolti, condannando quelle poche persone utilizzate, evidentemente, come capri espiatori”. Matrone e gli altri parenti delle vittime sono esplosi dopo la lettura delle poche condanne, cercando anche di raggiungere il giudice che aveva emesso le sentenze. “Avevo promesso a mia figlia che la mamma avrebbe avuto giustizia. Questa, purtroppo, è l’unica promessa che in 6 anni non sono riuscito a mantenere. Dopo la sentenza – dichiara Matrone – ero sicuro che avrei potuto ricominciare a vivere ma evidentemente non mi è stato concesso”. Prima della lettura del dispositivo , Gaia aveva scritto un messaggio a Giampaolo: “Papà li hai mandati in galera a quelli?”. “Purtroppo non le ho risposto – riprende Matrone - la sera sono tornato a casa, lei già sapeva tutto perché aveva visto il telegiornale. Mi ha preso e abbracciato, ci siamo stretti forte”. Matrone ha una domanda da rivolgere al giudice: “Sembra che la colpa sia la nostra che siamo andati in quell’albergo. Di cosa sono morte tutte quelle persone? Quei balordi avranno festeggiato ma spero che vengano perseguitati per tutta la vita dalle vittime innocenti di quella tragedia”. Matrone e gli altri parenti naturalmente sperano ancora nell’appello in merito al quale il capo della Procura di Pescara Giuseppe Belelli ha dichiarato: "Attenderemo le valutazioni della sentenza per valutare il ricorso all'Appello, ciò che emerge chiaramente è che è stato cancellato il reato di disastro colposo".
A cura della redazione di Youngreporter.it
Fermata Cotral Liceo Catullo e Itis piazza della Resistenza: ci siamo!
Di SimoneAncora qualche intervento e la fermata Cotral destinata agli studenti degli Istituti Catullo e ITIS Piazza della Resistenza di Monterotondo sarà completata e messa a disposizione degli utenti. Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco Riccardo Varone ha partecipato ad un sopralluogo congiunto nel piazzale retrostante il Liceo Catullo, con i tecnici di Città metropolitana di Roma Capitale, Cotral e l’assessore regionale Mauro Alessandri.
Nell’occasione, sono stati illustrati gli ultimi piccoli lavori necessari alla definitiva apertura della fermata. “Sono estremamente soddisfatto – ha dichiarato il primo cittadino - manca davvero poco e riusciremo a risolvere un problema che da qualche anno era all'attenzione dell’Amministrazione”. Terminati i lavori d’installazione della segnaletica stradale, gli studenti dei due istituti superiori avranno un nuovo ingresso servito direttamente dai mezzi Cotral. “La piazzola di sosta, raggiungibile dalla tangenziale Nomentana-San Martino, porterà grande vantaggio alla viabilità del quartiere Spineti, liberandolo dal passaggio degli autobus che ad oggi condiziona pesantemente il traffico su via Isonzo e via Tirso” ha concluso Varone.
Il 3 ottobre del 2022 l’area metropolitana di Roma Capitale aveva avviato i lavori per la realizzazione di un nuovo accesso al liceo classico Gaio Valerio Catullo di via Tirso. Un’opera attesa da tempo dagli abitanti della zona e da chi frequenta la scuola, che rientra nel piano di sviluppo e di miglioramento dei servizi scolastici di Monterotondo.
A cura della redazione di Youngreporter.it – cronaca locale – Simone Santocori
Finalmente anche Monterotondo Scalo avrà la sua biblioteca comunale. Allestita all’interno della Torre Civica, in piazza Renato Borrelli, la nuova struttura verrà inaugurata sabato 28 gennaio alle ore 16 alla presenza del sindaco Riccardo Varone ed altre autorità politiche della città. “Non nascondo un pizzico di orgoglio nell'annunciare questa splendida novità. – ha detto, in una nota, il primo cittadino – A Monterotondo continuiamo a valorizzare e ad ampliare i luoghi della cultura.
Questa volta, grazie all'eccellente lavoro svolto dall’Assessora Marianna Valenti e dalla Presidente della Fondazione Icm Monterotondo, Antonella Avagnano, possiamo aprire al pubblico uno spazio moderno, funzionale pensato per i giovani, all'interno di un palazzo che ospita già servizi al cittadino. Finalmente i ragazzi, le ragazze e tutti i cittadini e le cittadine di Monterotondo Scalo avranno a disposizione una biblioteca accogliente, con due sezioni speciali dedicate “Parole di donne” e “Comics”. Una scelta al passo con i tempi. Fumetti e manga ormai spopolano tra i giovani. Grazie poi agli anime in streaming, moltissimi giovani si sono appassionati all’arte del Sol Levante. Del resto, anche le librerie più grandi, dopo qualche anno, hanno deciso di dedicare delle sezioni sui loro espositori a fumetti e manga.
“La biblioteca aprirà tutti i giorni – continua Varone - dal lunedì al giovedì con orario 10-13 e 14.30-17 e il venerdì con orario 10-13 con la volontà di predisporre un ampliamento in base alle presenze registrate nel primo mese di attività. Abbiamo pensato a un’inaugurazione speciale, da condividere con tutti i cittadini, perché l’apertura di un nuovo luogo di cultura è un momento di gioia per tutta la comunità”.
A cura della redazione di youngreporter.it – cronaca locale – Beatrice Mazzetta
E’ ripartito il servizio di refezione scolastica di Monterotondo
Di MaxDopo la sospensione dello scorso dicembre, decisa in seguito al ritrovamento di un corpo metallico all’interno di un pasto di un alunno della quarta elementare della scuola di Viale Bruno Buozzi, lunedì 9 gennaio, è ripartito il servizio di refezione presso le scuole di Monterotondo. Sarà una nuova ditta a gestirlo, la Vivenda Spa e lo farà anche per i prossimi tre anni, come comunicato dall’amministrazione comunale.
Dopo il “fattaccio” del 5 dicembre, il comune di Monterotondo ha chiesto, ed ottenuto, misure straordinarie per la distribuzione dei pasti, con l’aumento dei controlli ed il monitoraggio sia durante la preparazione che durante la consegna dei pranzi. Tutti i pasti verranno controllati con metal detector portatili e ogni singolo pasto sarà sigillato e “scortato” dagli operatori.
La speranza, adesso, è che non si verifichino nuovamente fatti come quelli raccontati negli ultimi anni. Dopo la terribile annata 2020-2021, quando il servizio venne sospeso per gli ultimi mesi di scuola per il ritrovamento di chiodi e viti nei pasti, Palazzo Orsini ha voluto cautelarsi ulteriormente, facendo inserire anche i controlli molto più stringenti e severi a salvaguardia della salute della popolazione scolastica e a difesa del buon nome dell’amministrazione comunale e delle numerose, e molto frequentate, scuole di Monterotondo.
Dopo due anni è tornata a Monterotondo la Festa di Sant’Antonio
Di MaxDopo due anni di stop a causa della pandemia, domenica 15 gennaio, si sono celebrati in grande stile i festeggiamenti per Sant’Antonio a Monterotondo. Durante la mattinata, come da programma, quasi 300 cavalli addobbati con fiori colorati, hanno sfilato lungo le vie del centro cittadino, salutati e acclamati con grande entusiasmo da migliaia di persone scese in strada fin dalle prime ore del mattino, per prendere i posti migliori.
La Cavalcata , partita dal Duomo con in testa la statuina del Santo, è stata aperta, come ormai da diversi anni, dall’amatissima Fanfara dei Carabinieri a cavallo che ha dato spettacolo, suonando e rendendo la giornata ancora più bella . Dietro la Fanfara, hanno sfilato i “cavallari” in sella ad esemplari di grande levatura sfoggiando giacche e mantelle di classe con pantaloni e stivali da equitazione.
È stata, insomma, una Cavalcata sentita come non mai, con tanti giovanissimi che hanno partecipato al corteo, pronti a rinnovare la tradizione dei propri genitori e nonni nel tempo. Il culmine dell’emozione, però, è arrivato la sera, con la Torciata.
Erano due anni che i più devoti aspettavano il momento di girare il cappellino del carrettiere dal color nero, che rappresenta la devozione, a quello rosso che si indossa per la torciata.
Dopo la Messa Vespertina,l’effige del Santo è uscita dalla Chiesa accolta dai tradizionali fuochi d’artificio, per “recarsi” nella casa del nuovo Signore della festa Alfredo Federici, dove rimarrà per un anno.
Difficile dire se tutti quelli che hanno preso parte alla processione fossero veramente iscritti all’evento, come prevedeva il nuovo regolamento.
Nei giorni precedenti alla Festa, infatti, la decisione della Pia Unione di Sant’Antonio Abate di richiedere ai “torciari” l’iscrizione gratuita alla processione, (prassi già prevista per la cavalcata ndr) su indicazione delle autorità competenti in materia di sicurezza, aveva scatenato polemiche a non finire con tanto di affissione in città di manifesti di critica. Come detto, difficile capire o fare una stima di quante persone fossero regolarmente iscritte e quante no (alla fine, nonostante le polemiche, si parla di mille partecipanti, ndr).
La cosa più importante è che la Torciata si è svolta senza problemi e, soprattutto, ha richiamato la folla della grandi occasioni che ha partecipato con emozione e coinvolgimento alla processione, inneggiando a Sant’Antonio , il più amato e venerato di tutti i Santi dai monterotondesi.
Partito l’iter per la realizzazione di 30 parcheggi a Borgonuovo
Di MaurizioIl Comune di Monterotondo ha approvato il documento programmatico per la realizzazione di un nuovo parcheggio in via dei Garibaldini, a Borgonuovo.
Mancano ancora qualcosa nell’espletamento dell’iter burocratico, ma il progetto è partito con l’intenzione di aprire e concludere i cantieri nel più breve tempo possibile. A questa decisione l’amministrazione è arrivata dopo aver ricevuto “numerose richieste per la messa a disposizione di un’area da destinare a parcheggio pubblico presso la Scuola elementare di via dei Garibaldini, ad utilizzo dei residenti, del personale docente e soprattutto per i genitori che accompagnano i propri figli a scuola”. Il plesso scolastico – prosegue la delibera comunale – “ è privo d’idonea area a parcheggio ed è situato lungo una viabilità di difficile accesso e sulla quale insistono palazzine di edilizia residenziale”.
Per questo, è stata individuata un’area privata che ricade sul lato opposto della scuola. La scelta del terreno sul quale localizzare l’intervento è stata fatta per consentire all’amministrazione “di poter dotare il quartiere esistente di servizi pubblici destinati principalmente agli insediamenti residenziali esistenti, individuando un’area a parcheggio pubblico, viabilità e spazi connettivi”. Il quartiere di “Borgonuovo”, sviluppato lungo via Nomentana, una delle principali arterie di ingresso al comune di Monterotondo, è carente soprattutto a valle ed in prossimità di via dei Garibaldini.
La realizzazione di 30 posti auto renderebbe più vivibile un quartiere così popoloso e congestionato e permetterebbe ai numerosi cittadini che ci vivono di fruire appieno e con meno problemi i servizi offerti dal Comune di Monterotondo.
A cura della redazione di Youngreporter.it